Stanza Kazuki Haseo, si è la prima xD

Stanza molto spaziosa e decorata proprio come ci si aspetta da un samurai. Varie spade decorano i muri che sono di un color grigio scuro. Sulle pareti,oltre alle spade, Si trovano dei veli rossi decorativi che hanno lo stemma della casata Haseo ricamato sopra di color oro. Nel mezzo della stanza c'è uno spazio che Kazuki usa nei momenti di addestramento. Il letto di una piazza e mezzo è situato nell'angolo a destra proprio vicino la finestra che da al balcone della stanza. La stanza viene illuminata da luci soffuse che danno quella calma che un samurai cerca prima di tutto.

Raggiunse la sua camera ed entrò lasciando la porta aperta. Era troppo provato dal combattimento per accorgersene. Buttò le sue tre spade vicino al letto a poi si buttò faccia in giù suquest'ultimo. "Dio che stanchezza un po' di riposo ci vuole."

Corsi, corsi e corsi.. e infine riusci a raggiungerlo. Kazuki era entrato in una stanza, la sua molto probabilmente, e da bravo ragazzino lasciò la porta aperta. Mi fermai sull'uscio della porta. Non avevo perso molto fiato, ero abituata a correre. Mi appoggiai sulla porta, braccia conserte, guardando storto il tipo malefico. Ed ecco l'illuminazione! Allungai l'artiglio dell'indice e lentamente, cercando di fare meno rumore possibile mi avvicinai a Kazuki...

Rimase straiato a faccia in giù sul letto per 5 minuti buoni e anche se sentì qualcuno correre non se ne curò più di tanto voleva solo riposare. <meglio che mi cambi d'abito però questi vestiti danno fastidio> Si alzò dal letto e quando si girò vide Kesya che si avvicinava a lui con un artiglio sguainato. Rimase fermo incredulo a guardarla."Mi hai seguito fino in stanza?"

Accidenti!
nascosi la mano dietro la schiena e mi guardai intorno, cercando di apparire innocente
Io? oh si! certo! volevo dirti solo una cosa..
Guardai Kazuki. Essì, dovevamo essere coetanei più o meno.. Certo che però era alto.. Sinceramente non mi sono mai lamentata della mia statura, anzi è sempre stata comoda.. Come il mio peso, sono sempre stata leggera.
Ma ormai me la sono dimenticata
Feci il sorrisino più dolce che sapevo fare..

RImase sempre più stupito dalla ragazza-gatto. "Certo che non sei normale eh?" Disse in modo ironico alzandosi dal letto ed avvicinandosi all'armadio. "E quel sorriso non mi incanta..su sputa il rospo micetta dalla coda arruffata." Mentre parlava apriva l'armadio e prendeva un altra maglia uguale alla precedente.

tenendomi stampato in in faccia quel sorrisino dolce dolce, con uno scatto felino, mi ritrovai dietro Kazuki, e con l'artiglio gli pizzicai il fondoschiena, facendogli male apposta. Fatto questo, ritrassi l'artiglio e scoppiai a ridere

Sentii un qualcosa di appuntito colpire il suo fondoschiena ed essendo preso alla sprovvista sobbalzò dalla paura colpendo con la testa l'armadio. "Ma sei pazza??? E questo per cos'era?" Le risate della ragazza-gatto lo infastidivano si girò, si cambiò la maglietta, si avvicinò alla "Gatta" e la prese per il braccio portandola fuori dalla stanza. "Via micetta vai ad infastidire qualcun altro" Il suo era un chiaro modo per farla arrabbiare.

Continuai a ridere come una sciocca.
Oh, poverino quanto mi dispiace!
Mi piegai dal ridere apposta, per infastidirlo... volevo giocare un po', era da tanto tempo che non ridevo... feci finta di asciugarmi la lacrima e guardai il ragazzo che mi guardava malissimo. Mi sa che avevo esagerato un po'. Allora cercai di smettere di ridere, e guardai Kazuki negli occhi, senza dire niente.

Stava per risponderle a tono quando sentì una strana sensazione, come se qualcosa lo stesse chiamando. Uscì di corsa dalla camera senza nemmeno prendere le spade e cominciò a correre verso i bassifondi alla ricerca di quella cosa che lo stava attirando senza dare alcuna spiegazione a Kesya.



Edited by kazuki p. - 3/3/2010, 23:51

Tutto d'un tratto Kazuki uscì dalla stanza di corsa e perplessa lo osservai
ma questo è tutto matto..
Con molta calma mi stiracchiai, chiusi la porta della stanza di quell'idiota, e cominciai a camminare nella direzione in cui quel matto correva..
Sarebbe più divertente da gatto..
detto questo, mi mutai nel solito gatto nero presi a rincorrere Kazuki.

Arrivò alla sua stanza dopo aver passato svariati minuti a sentire Kesya lamentarsi. Ormai spazientito aprì la porta ed entrò chiudendo Kesya fuori. "Spero non ti dispiaccia sai com'è un po' di privacy." Urlò da dentro la stanza per farsi sentire dalla donna-gatto. Si avvicinò all'armadio e lo aprì, prese uno dei suoi completi e lo gettò sul letto dopo di che si levò il camice che portava dall'infermeria. <mmh.. ho dimenticato la spada in infermeria..vediamo se funziona anche ora..> Pensò guardandosi intorno. Tese il braccio e sentì una strana energia fluirgli dentro. Una luce colpì la stanza e la spada comparse nelle mani del ragazzo rimasto incredulo. <wow..non l'avevo mai fatto prima. La cosa mi piace.> Un sorrisetto si stampò sulla faccia di Kazuki che si rivestì ed aprì la porta ritrovando Kesya. "Allora bella gattina dove si va?" Disse col suo solito sorrisetto stampato in faccia.

...Ma non lo so, dico io, come cavolo si permette...?
Continuai a parlare per tutto il tragitto, non accorgendomi del fatto che Kazuki si era spazientito. Mentre parlavo, mi chiuse la porta in faccia
Ahi! Ma... Ti ci metti anche tu ora?!
Poi mi disse che voleva della privacy. Arrossii un pò.
Ehm.. si, hai ragione.
Aspettai un 5 minuti buoni fuori dalla porta, che improvvisamente si aprì, e mi ritrovai un Kazuki... Diverso?
Ehm... Non so.. Vedi tu..
Risposi un po' stupita

Venne preso di sorpresa dal soldier che era comparso proprio un secondo prima che Kazuki rispondesse alla donna-gatto. Si girò verso di lui e con faccia leggermente sorpresa gli disse: "Hey che ci fai da queste parti?"